In questo articolo parlerò di come utilizzare uno degli elementi più comuni nei romanzi fantasy, spesso considerato l’emblema del suddetto genere: la magia. In generale, con magia s’intende l’insieme delle forze sovrannaturali (quindi prive di una spiegazione scientifica) che influenzano il mondo. Non sempre, però, questa definizione si rivela esatta.
La magia, in quanto forza sovrannaturale e quindi inventata, può avere origini ed effetti molto diversi. Parecchi autori si sono impegnati a dare una loro interpretazione di tale energia e nessuno ci impedisce di crearne una nuova.
Nella Saga dello Spadaccino di K. J. Parker la magia viene chiamata “Principio” e la sua natura è ignota. Pochi individui riescono a percepirla (al prezzo di forti mal di testa) e ancora meno sono in grado di controllarla, quasi sempre in modo involontario.
Nelle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco di G. R. R. Martin, da cui è tratta la serie TV Il Trono di Spade, la magia si presenta in una varietà di forme: esseri di ghiaccio che guidano orde di non-morti; una stirpe legata al fuoco e resistente alle temperature più alte; uomini in grado di mutare aspetto e tono di voce dopo aver indossato, letteralmente, il volto di un cadavere; individui riportati in vita e donne anziane che appaiono giovanissime. Nonostante tutto, la magia occupa di rado una posizione di rilievo nel mondo delle Cronache, sottomessa agli uomini e rappresentata come un mezzo per raggiungere obiettivi ben più terreni e concreti. Forse le cose cambieranno con l’arrivo degli Estranei.
Non sempre le creature dei testi fantasy sono legate alla magia: se in Dragonfriend di Marc Secchia la magia è insita nella natura stessa dei draghi, in Temeraire – Il drago di sua maestà di Naomi Novik i draghi vivono in un mondo senza magia (il nostro) e collaborano con gli umani impegnati in una versione alternativa delle guerre napoleoniche. Non bisogna quindi confondere la magia, una forza sovrannaturale, con tutto ciò che nel nostro mondo è inesistente.
Fatte le dovute premesse, è il momento di pensare alla magia del tuo romanzo. Uno dei problemi più diffusi nei romanzi fantasy degli esordienti è il suo abuso; si tratta infatti di un elemento molto pericoloso, non soltanto nel mondo della storia ma anche nella realizzazione della trama e nel suo realismo. Ricordiamoci, infatti, che tutte le storie devono essere realistiche, seppur non necessariamente reali; la sospensione dell’incredulità è fondamentale.
Se la magia fosse in grado di riportare in vita il protagonista, perché non dovrebbe fare lo stesso con i suoi cari? Allora perché dovremmo temere la morte (del protagonista o di chiunque altro), in un mondo in cui non ha alcun valore?
Se un mago è in grado di sgominare un intero esercito, perché al governo si trovano sovrani senza alcun potere?
Per evitare queste domande scomode e dare realismo al tuo romanzo, potresti tener conto di tre elementi: il Limite, la Debolezza e il Sacrificio.
- Il Limite indica fin dove può spingersi la magia. Un incantesimo curativo può riportare in vita i morti? Quale può essere la gravità della ferita affinché l’incantesimo funzioni? Un incantesimo di localizzazione ha effetto anche se ciò che cerchiamo si trova lontano chilometri, oppure parecchi metri sottoterra?
- La Debolezza rappresenta il punto debole (o i punti deboli) della magia. Se utilizzo un incantesimo per entrare nella mente di un corvo, vedendo il mondo con i suoi occhi, un eventuale assalitore potrebbe attaccare il mio corpo umano senza che io me ne renda conto? E se fosse il corvo a morire?
- Il Sacrificio è il prezzo da pagare per l’uso della magia. Da dove arriva l’energia che utilizzo per usare un incantesimo? Cosa comporta? Chi ne paga le conseguenze?
Se tieni in considerazione queste tre caratteristiche potrai dare maggior realismo alla magia e inserirla quasi senza problemi nella tua trama. Quasi, perché c’è un altro elemento da considerare: la Storia (quella scolastica). La presenza della magia nel mondo, infatti, influenzerà di certo la cultura, la politica, la società e l’economia. In certi casi potrebbero nascere dei culti religiosi, in altri una visione più razionale di questa forza sovrannaturale. Le guerre potrebbero vedere la presenza di maghi, così come gli scambi commerciali o le dispute politiche. Sta solo a te decidere come applicare la magia al tuo mondo.
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