Il Post Apocalittico e le Guerre Nucleari

Come il viaggio nel tempo, il mondo post-apocalittico è una delle tematiche più apprezzate, soprattutto nella letteratura moderna; e, come il viaggio nel tempo, anch’essa nasconde molte insidie ed è bene essere pronti ad affrontarle.

Nella maggior parte dei casi le storie sono ambientate in un futuro prossimo oppure lontano, nel quale l’umanità è stata decimata su scala mondiale e la società ha fatto grandi passi indietro (e spesso anche la politica e la tecnologia). Nulla impedisce di collocare la realtà post-apocalittica nel passato, magari in pieno medioevo o dopo la caduta dell’impero romano. Potrebbe nascere un’idea interessante, se sfruttata bene.

L’origine di questo mondo post-apocalittico può essere dovuta a varie cause. Una delle più comuni, sulla quale mi soffermerò maggiormente, è la guerra nucleare, un conflitto che ha devastato l’intero globo uccidendo miliardi di persone e abbattendo le nazioni come le conosciamo. Un’idea fin troppo abusata, ma dalla quale è comunque possibile far nascere storie originali.

Un’altra causa del mondo post-apocalittico potrebbe essere la caduta di un meteorite o un attacco alieno. Oppure un meteorite scagliato dagli alieni (o degli alieni scagliati da un meteorite senziente, se vogliamo sbizzarrirci). Oppure si potrebbero utilizzare elementi tipici dell’horror come gli zombie, peraltro usati a questo scopo nella serie di film Resident Evil.

Anche un’epidemia classica, di un ceppo incredibilmente potente, potrebbe portare all’estinzione di gran parte della specie sul pianeta; oppure una causa imprecisata e mai chiarita. Come ho già ribadito in un post precedente, anche se il lettore non saprà mai cos’ha provocato l’apocalisse, è fondamentale che lo sappia lo scrittore; ancora meglio se decide di lasciare piccoli indizi rivelatori nella storia, pur rimanendo ambiguo.


L’abuso nei media dell’ambientazione post-apocalittica dovuta alla guerra nucleare ci garantisce una molteplicità di esempi su come sviluppare il mondo della nostra storia, o su come non farlo.

La serie di videogiochi Fallout narra di una Terra devastata dal conflitto, sebbene si concentri sugli ex Stati Uniti d’America. Dopo la guerra la società è irriconoscibile; in generale ci si confronta con una popolazione retrograda, dedita all’opportunismo estremo e alla violenza. Tale ambientazione è tipica della narrativa post-nucleare.

Ipotizziamo un mondo devastato dal conflitto nucleare. Tale guerra prevede, appunto, l’uso di armi nucleari; ciò comporta la diffusione di radiazioni a diversi livelli, letali per la maggior parte delle specie viventi. Ecco quindi le prime domande da porsi: come hanno fatto i nostri personaggi a sopravvivere? Esistono regioni ancora abitabili? In Fallout la gente ha trovato rifugio in bunker antinucleari sotterranei. Potete seguire una strada simile, o trovare una soluzione totalmente diversa.

Teniamo presente che col tempo la radioattività andrà diminuendo, e con lei la sua pericolosità; gli intervalli di tempo in cui ciò accade, però, possono essere influenzati da parecchi fattori. È passato molto tempo dalla fine della guerra? Le acque tendono a rimanere radioattive per maggior tempo rispetto all’aria; bisogna fare attenzione a ciò che il protagonista beve o mangia. A proposito di cibo, ponetevi la questione della sua provenienza. In Fallout è possibile cibarsi di cibo in scatola conservato due secoli prima; in realtà si tratta di un lasso di tempo eccessivo. Quanti animali sono sopravvissuti nel vostro mondo? È possibile allevarli piuttosto che ucciderli per evitare la scomparsa di cibo?

Un altro argomento importante è quello delle mutazioni, di solito provocate dalle radiazioni stesse. Al contrario di ciò che viene spesso mostrato nei media, le mutazioni da radioattività causano effetti poco creativi come alterazioni fisiche, che spesso portano alla morte, malattie come il cancro, crescita irregolare e sterilità. È raro che si assista alla comparsa di veri e propri mostri; anche in questo caso, però, non si tratterebbe di creature terrificanti o aggressive, dotate di forza o agilità incredibili, ma di esseri impacciati e goffi. Le mutazioni non sono quasi mai in armonia con la natura, basata sulla legge del più forte; i mutati sono classificabili come specie destinata a soccombere. Questo è ciò che accade nel mondo reale; nel vostro mondo personale potete essere più creativi, per fortuna.

Post Apocalittico, Il Post Apocalittico e le Guerre Nucleari

Un altro effetto della devastazione nucleare, già citato più in alto, è la caduta della società e delle sue leggi. In un mondo post-apocalittico la popolazione si vedrebbe costretta a ricorrere alla violenza, arrivando a uccidere il prossimo per sopravvivere un giorno in più. La scarsità di risorse porterebbe a una drastica e necessaria riduzione delle civiltà, a fenomeni di cannibalismo e alla nascita di culti sacrificali e fazioni violente. Con molta probabilità, in uno scenario del genere il vero mostro sarebbe l’uomo stesso.

Non limitatevi a cosa accadrebbe nella realtà (parliamo di situazioni ipotetiche, in ogni caso). Siate creativi: inserite mostri, gente dotata di poteri incredibili, civiltà al massimo dello splendore; nuove specie senzienti, nuove leggi della natura, nuove società basate su leggi impensabili. Ciò che conta è che sappiate motivare tutto questo e renderlo credibile. Ponete le basi affinché ciò sia possibile. Come nell’articolo sui viaggi nel tempo, non basta rispondervi perché sìDate coerenza e realismo alla vostra storia.


Se l’articolo ti è piaciuto o se hai domande scrivi un commento.

Se invece hai bisogno di un editor, di un correttore bozze, di una valutazione o di una traduzione, contattami.

Lascia un commento